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Il nuovo codice erotico

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La Boldrini (e chi sennò?) in questi giorni ha lanciato una proposta di legge per la modifica dell’art.609 bis del c.p. introducendo – per certi aspetti – una sorta di consenso quasi scritto o almeno come appare nelle intenzioni, per mettere al riparo la coppia copulante da possibili equivoci che potrebbero sfociare in procedimenti penali gravi con il maschio sotto accusa di violenza carnale.

Sappiamo tutti che le uscite della nostra campionessa spesso sfociano nel folclore politico ma posso affermare – senza ombra di dubbio- che è in buona compagnia laddove il governo ha emanato il “nuovo“reato di femminicidio con la rinnovellazione dell’art.577 bis c.p. che punisce con l’ergastolo- a prescindere – l’uomo che uccide la donna.

Quindi guardando l’attuale panorama politico destra /sinistra si sancisce che se Atene piange Sparta non ride perché entrambi gli schieramenti politici fanno a gara a chi dice la scempiaggine giuridica più grande ma perseguendo entrambi un populismo becero che nuoce gravemente alla salute del diritto.

Questo accade perché  se da una parte si urla contro il tramonto della civiltà occidentale e sui  suoi valori portanti, dall’altra  ritengo che ciò è inevitabile perché  se si segue  da una parte il politicamente corretto e dall’altra si prende a parametro troppo spesso il mondo anglosassone che non brilla per lungimiranza e  acume sociale, si capisce bene che la strada è segnata con la contrapposizione dei reazionari che trovano nuova linfa in un mondo dove  sono stati abbattuti tutti i parametri di pudore giuridico.

Abbiamo ancora avanti le grida delle donne statunitensi del movimento me too e la conseguente acquisizione di nuove parole come body shaming  o cat calling che rispettivamente significa il primo apprezzamento negativo del corpo di una donna e il secondo molestie verbali verso donne da parte di persone sconosciute che magari Ti hanno detto, mentre cammini, quanto sei bona.

Apriti cielo.

Da giurista  che ama anche sovrapporre il diritto con l’analisi sociale attuale non posso che stigmatizzare  sia la proposta della Boldrini che del governo  perché  poi, all’atto pratico, il “maschio “italiano  si sente castrato ab origine in qualsiasi iniziativa voglia porre in essere  per  avere piacere con una donna  dato che ha paura di finire al gabbio se si comporta in maniera poco consona al rispetto della intimità/integrità morale  della “preda” di turno che risulta fortezza inespugnabile, comportando   la conseguenza  che   si sente un eroe votato al martirio sessuale nel  corteggiarla e dall’altro ha paura che se incontra anche la donna pure stronza, di finire – appunto – come minimo sotto processo penale per un bacio sulla guancia non autorizzato.

Ne consegue nel maschio italiano la carenza del desiderio verso il sesso opposto preferendo dedicarsi all’onanismo per andare sul sesso sicuro anche se si diventa alla lunga miopi come tuonano da secoli i preti.

Non lamentiamoci quindi se il gallo italico sta scomparendo e assurge a nuova gloria l’extra comunitario che notoriamente svolge quei lavori che l’italiano medio non vuole più fare.

Compreso corteggiare una donna.

Il colpo di grazia alla questione, quindi, è la proposta di legge della Boldrini che spero non venga accettata perché sarebbe la castrazione definitiva del maschio Italico non tenendo a mente che, per il codice penale, la revoca del consenso della donna durante l’amplesso   implica di per sé la violenza carnale per giurisprudenza di merito costante della Cassazione.

Sul femminicidio il parametro è sempre uguale.

Se da una parte, infatti, il termine stesso implica sessismo, dall’altra gli operatori di diritto (Magistrati e Avvocati) si stanno sbellicando dalle risate per tale nuovo tipo di reato perché si sa al meglio che anche con l’attuale sistema penale, se si uccide una donna (o una persona) con aggravanti e quant’altro si prende comunque l’ergastolo.

Al di là della incostituzionalità di quest’ultimo reato per violazione dell’art.3 1° capoverso perché – se si uccide un omossessuale non si prende l’ergastolo?- non si deve parlare di femmine ma eventualmente di persone,  risulta evidente che la promulgazione di tante leggi o approntamento di disegni di legge  seguono più gli umori del popolo forcaiolo che analizzare con serenità le questioni in punta di diritto, troppo spesso calpestato dai più.

In conseguenza di ciò il tramonto del gallo Italico è inevitabile ma al contempo emerge in maniera maldestra una nuova classe di donne che hanno in odio il sesso opposto visto come pericolo alla loro integrità quando in realtà omologano l’italiano medio a potenziale “maiale” per colpa di qualche uomo deficiente se non direttamente disturbato/alienato.

Per colpa di pochi imbecilli, infatti, ci rimettono quasi 29 milioni di uomini italiani.

E il risultato è sotto gli occhi di tutti: ai bar e ai ristoranti comitive di soli uomini o di sole donne che fanno finta tutti di divertirsi e a casa li attende la solitudine mitigata da gatti o cani.

Che tristezza.

Avv. Filippo Teglia – Avvocato cassazionista penalista, pubblicista, giurista e docente universitario a contratto

In collaborazione con: www.gazzettadellemilia.it

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